In un’intervista, Federica Sciarelli parla del suo ritorno a “Chi l’ha visto?” condividendo diverse riflessioni su vari temi caldi in Italia.
Federica Sciarelli, storica conduttrice del programma “Chi l’ha visto?“, ha confermato il ritorno della trasmissione per l’11 settembre.
In una recente intervista a Repubblica, ha condiviso riflessioni e aneddoti sul suo lavoro, svelando aspetti toccanti e critici della sua esperienza in Rai.
Federica Sciarelli riflette sull’Italia dai “due volti”
Come riportato da Open, Federica Sciarelli descrive l’Italia come un paese dai due volti: da un lato, un luogo che evoca dolorosi ricordi di casi irrisolti, dall’altro, una comunità pronta a sostenersi.
“A volte l’Italia mi sembra un grande cimitero,” ha dichiarato. Tuttavia, ha sottolineato anche un lato positivo, evidenziando come il programma le abbia mostrato un paese “solidale, pronto ad aiutare“.
La conduttrice ha sottolineato l’importanza di non perdere la speranza, citando l’esempio di Filomena Claps, una madre determinata a ottenere giustizia per la sua figlia scomparsa.
Uno dei temi che Sciarelli intende affrontare con maggiore attenzione nella nuova stagione di “Chi l’ha visto?” riguarda le truffe sentimentali, un fenomeno in crescita che spesso colpisce le persone più vulnerabili.
“Gli uomini non denunciano,” ha sottolineato, raccontando l’esperienza di un uomo vittima di truffa che è stato persino deriso dai carabinieri.
La conduttrice critica i giganti del web per la loro indifferenza nel prevenire questi episodi, suggerendo che potrebbero fare di più per proteggere gli utenti.
Il cambiamento in Rai
Per quanto riguarda il suo rapporto con la Rai, la conduttrice ha espresso soddisfazione per l’ambiente di lavoro, nonostante le pressioni e i cambiamenti interni all’azienda.
Ha rivelato di aver avuto un confronto franco con il direttore generale Giampaolo Rossi, dicendogli: “Te l’hanno detto che sono atea comunista e materialista?“.
Federica Sciarelli ha inoltre discusso delle recenti modifiche strutturali all’interno della Rai, esprimendo perplessità riguardo alla decisione di centralizzare i programmi di approfondimento sotto un’unica direzione.
